martedì 29 gennaio 2013

TRW presenta nuovo sistema ibrido




Un nuovo sistema Ibrido di monitoraggio della pressione pneumatici
TRW Automotive Holdings Corp. (NYSE: TRW) ha sviluppato un sistema di monitoraggio della pressione pneumatici (tire pressure monitoring system, TPMS) di nuova generazione, di tipo ibrido, che utilizza una combinazione di tecnologie di rilevamento per la funzionalità di localizzazione automatica. 

Questo sistema utilizza sensori TPMS di tipo base, montati direttamente sulle ruote, che misurano la pressione e la temperatura dell'aria all'interno dello pneumatico. Abbinando tali dati a quelli provenienti dai sensori di velocità ruote dell' ABS / ESC è possibile localizzare e comunicare al guidatore la presenza di uno o più pneumatici con pressione di gonfiaggio insufficiente.
 

Martin Thoone, Vicepresidente, Electronics Engineering di
 TRW, ha dichiarato: “Il nostro nuovo sistema ibrido offre il vantaggio di un sistema di localizzazione automatica, non richiedendo l'installazione di componenti elettronici aggiuntivi, precedentemente necessari per individuare la posizione dei sensori. Inoltre, il ricevitore può essere posizionato all'interno della vettura, con conseguente riduzione dei costi di installazione, risultando il più conveniente sistema di localizzazione automatica disponibile”. 

Come per gli attuali sistemi di monitoraggio diretto della pressione pneumatici
 TRW (TPMS), questa tecnologia prevede l’utilizzo di quattro sensori di tipo base montati sulle ruote che monitorano direttamente la pressione dei singoli pneumatici, non richiedendo più la presenza di iniziatori elettronici, in precedenza necessari per individuare la posizione dei sensori. Il ricevitore tipicamente è installato all'interno dell'abitacolo, ed è in grado di individuare la posizione degli pneumatici combinando i dati provenienti dai sensori nel sistema TPMS con quelli dei sensori dell'ABS/ESC della vettura. 

Thoone ha così concluso: “Anche se
 TRW offre già alla propria clientela sistemi TPMS indiretti, siamo convinti che i sistemi TPMS diretti rappresentino la soluzione tecnica più indicata sia dal punto di vista della sicurezza degli pneumatici sia per contribuire a ridurre le emissioni di CO2 e ottimizzare il consumo di carburante. 

A seguito delle nuove regolamentazioni già in fase di approvazione in Europa e Asia, prevediamo un'ulteriore espansione di questo settore nei prossimi 5-10 anni e pertanto continueremo a sviluppare la nostra gamma di tecnologie TPMS per offrire una soluzione più economica alla nostra clientela. La nostra tecnologia TPMS ibrida rappresenta un importante passo avanti in questa direzione”.
 

Secondo le previsioni, il sistema TPMS ibrido di
 TRW dovrebbe entrare in produzione nel 2013. 




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mercoledì 23 gennaio 2013

F.A.P. e CATALIZZATORE






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mercoledì 9 gennaio 2013

Calcolo punti patente residui, come sapere quanti ne sono rimasti



Tutti sappiamo che i punti della patente partono originalmente da 20 per poi o esser decurtati in caso di infrazione o, nel caso in cui si risulti essere un “buon” automobilista, questi possono anche aumentare di due punti in due anni. Ma se negli anni ci perdessimo qualcosa o non rimaniamo al corrente dei punti della nostra patente come potremo monitorare la situazione? E’ semplice… Non ci sono “strani passi” da fare. Ci sono svariati metodi che consentono di sapere quanti punti abbiamo nella nostra patente ed è proprio qui che vi descriveremo come fare.
La
 patente a punti è stata una delle novità più rilevanti introdotte nell’ ultimo decennio per cercare di limitare gli incidenti stradali e rendere più responsabili i guidatori. Non è questa la sede per discutere dell’effettiva utilità del sistema, ma possiamo dare una serie di consigli su quali sono i modi in cui il mezzo internet, il telefono e gli smartphone possono dare una mano per saperne di più.

Il portale dell’automobilista

Il sistema più rapido e diretto per verificare il saldo dei punti online, oltre a tutta una serie di altre informazioni come ad esempio le scadenze, il bollo, le revisioni e così via è il sito internet del portale dell’automobilista raggiungibile attraverso il seguente link: www.ilportaledellautomobilista.it. Questo utile sito è stato istituito dal Ministero dei Trasporti ed è uno dei mezzi che permette di controllare i punti della patente online attraverso una semplice registrazione.
Il servizio offerto dal portale dell’automobilista è completamente gratuito. Dopo aver accettato la normativa sulla privacy, il sistema richiede pochi dati: nome, cognome, codice fiscale ed email in modo da identificare univocamente l’utente e collegare il suo profilo ai dati presenti nell’ archivio del Ministero. A questo punto è possibile consultare il saldo punti della propria patente.

Anche attraverso applicazioni o semplice telefonata

Un altro metodo ancora più tecnologico e all’ avanguardia, se vogliamo, è quello di sapere il proprio saldo punti attraverso le applicazioni disponibili per gli smartphone. Ci sono diverse App per iPhone che offrono questo servizio. Per citarne alcune ricordiamo la gratuita “Saldo e Punti Patente”, mentre a 79 centesimi si trovano “Patente&Bollo”, “Punti Patente” e “Punti Patente Plus”. Tutte consentono di controllare i punti della patente, le scadenze e altre informazioni utili.
Anche i possessori di dispositivi con sistema operativo Android possono scaricare alcune applicazioni che offrono questo servizio. In particolare segnaliamo “Info Patente”, scaricabile dal market al prezzo di 79 centesimi, e la gratuita “Patente Beta”.
Per tutti, invece, possessori di smartphone o meno esiste un numero telefonico raggiungibile da rete fissa al costo di una telefonata urbana ed è l’848.782.782. Questo, come le applicazioni, permette di monitorare in qualsivoglia momento il proprio saldo punti e altre informazioni pronunciando alcuni dati personali come il nome, cognome, numero della patente ecc.

Come recuperare i punti persi
Per il recupero effettivo dei punti internet serve a ben poco. Si deve obbligatoriamente conseguire nuovamente un corso di scuola guida quindi superare il test teorico e poi passare a quello pratico. Chi mantiene 20 punti per almeno due anni si vedrà accreditati altri 2 punti fino a un massimo di 30. Inoltre, dallo scorso 13 agosto 2010 i neopatentati da meno di tre anni avranno un ulteriore punto fino ad un massimo di tre.
Chi si trova invece ad aver commesso molte infrazioni e, di conseguenza, ad aver subito diverse decurtazioni può frequentare dei corsi specifici presso le autoscuole o altri soggetti autorizzati dal Ministero dei Trasporti. Questi corsi di recupero per i punti della patente, come la classica scuola guida, prevedono un esame finale.
Fonte ===>>> Polizia di Stato



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giovedì 3 gennaio 2013

Sostituzione filtro benzina







Perchè conoscerlo:

filtro benzina Molte sono le operazioni che è possibile eseguire grazie al fai da te. Alcune, anzi molte, di queste, permettono di prendersi cura della propria casa, altre insegnano ad entrare in contatto con la natura e a prendersi cura delle proprie piante nel migliore dei modi, assecondando le proprie esigenze, altri ancora permettono di occuparsi di qualcosa per cui nutre una forte passione,come la personalizzazione, la bigiotteria. In alcuni casi, però, il fai da te può essere un ottimo alleato per eliminare, o anche diminuire, le spese necessarie per la manutenzione della propria auto: in questo caso, infatti, chi si prende cura della propria macchina, facendo in modo tale da eseguire tutte le operazioni necessarie per la sua salute, è il proprietario stesso, quindi non c’è bisogno di pagare la manodopera ad eventuali meccanici o professionisti del settore: la spesa da affrontare riguarda soltanto i materiali che vengono utilizzati. Questi ultimi possono essere reperiti presso dei negozi per articoli per automobili, presso i fornitori stessi dei meccanici (cosa che permetterebbe di ottenere un grosso vantaggio economico), ma anche presso dei negozi virtuali,(www.autogenius.it) ovvero su siti che si occupano anche della vendita di questi prodotti, da parte di aziende o anche di privati, così come accade, ad esempio, su ebay(dove troverai anche il negozio Autogenius!). Anche in questo modo è possibile fare un po’ di economia, perché i prezzi che servono per quei prodotti sono sicuramente inferiori a quelli che si vanno a pagare nei negozi normali, anche perché magari si tratta di articoli di importazione, cosa che però non ne mette in dubbio la buona qualità.
Prendersi cura della propria macchina, in ogni caso, è necessario. Si tratta di quel veicolo che spesso e volentieri si utilizza molte volte durante l’ arco della propria giornata: per andare a lavoro, per accompagnare i figli a scuola, per andare a fare la spesa, per uscire con gli amici… insomma, è un veicolo spesso molto sfruttato. A volte, quando non si è molto esperti per quanto riguarda la manutenzione della macchina, capita che tutte le operazioni che vanno fatte per tenere in salute la propria vengano tralasciate: la macchina viene munita solo di benzina, ed è anche tanto, visto i costi che quest’ ultima, nell’ ultimo periodo, sta avendo!
Bhè, se non si vogliono incontrare spiacevoli inconvenienti sul proprio percorso, anche particolarmente gravi, è meglio correre ai ripari, ed eseguire le normali e comuni opere di manutenzione per la propria macchina, in modo da evitare seccanti , e anche piuttosto onerosi, inconvenienti: si tratta, d’ altra parte, di operazioni non particolarmente care, ma comunque necessarie per tenere lontani problemi che, invece, potrebbero causare anche delle spese impreviste e molto salate, e dalla seccatura e preoccupazione di restare fermi nel ben mezzo di una strada trafficata, magari mentre si sta andando al lavoro!
Prendersi cura della propria macchina, quindi, è qualcosa di molto importante. In questo settore, così come in molti altri, il fai da te può essere una valida alternativa agli interventi dei professionisti, ma prima di eseguire una qualsiasi operazione, anche la più semplice, bisogna assicurarsi di sapere come procedere. Ovviamente, poi, bisogna considerare che per operazioni particolarmente difficili è sempre meglio rivolgersi a dei professionisti veri e propri, perché in questo operare da dilettanti potrebbe causare delle spiacevoli sorprese: non si è dei professionisti, e pertanto non si può essere sicuri che il lavoro venga eseguito bene. La macchina, poi, potrebbe riportare degli ulteriori danni, cosa che non farebbe altro che aumentare la spesa necessaria per la sua riparazione.
Per assicurarsi di operare bene, bisogna assicurarsi di sapere come procedere, di conoscere bene tutti i passaggi da attuare nel minimo dettaglio. E’ poi molto importante conoscere i materiali che verranno utilizzati , cercando sempre di utilizzare dei prodotti idonei e di indubbia qualità: prodotti scadenti non farebbero altro che causare la rinascita del problema, senza risolverlo. Infine, è bene anche avere una certa confidenza con gli eventuali strumenti che si andranno ad utilizzare: un loro errato utilizzo, come è evidente, potrebbe causare gravi problemi e danni all’ automobile ed ai materiali sui quali si opera, causando un’ulteriore spesa di soldi e di fatica.

Cos'è:


filtro della benzinaIl filtro della benzina è un elemento che serve alla macchina per essere in grado di depurare la benzina che utilizza, in modo da utilizzare sempre benzina completamente depurata: una benzina nella quale sono presenti delle impurità, qualora venga utilizzata, causerebbe notevoli problemi alla macchina. Depurare il combustibile che utilizza è , proprio come la depurazione dell’ aria attuata dal filtro dell’ aria,qualcosa di necessario, sia perché assicura una buona combustione e quindi impedisce il crearsi di problemi al riguardo, sia per fare in modo che i consumi del motore siano più bassi, sia per assicurare un rendimento e delle prestazioni ottimali da parte del motore, sia per mantenere in condizioni ottimali non solo l’ esterno, ma anche “l’ interno” della propria auto.
Ma come funziona il filtro della benzina? Qual è il processo che viene messo in atto?
Per rispondere a queste domande, e per capire davvero l’ importanza che il filtro della benzina ha per la macchina, bisogna avere una certa competenza nel settore. Le informazioni necessarie sono di seguito riportate.
Bisogna sapere che la benzina, per essere utile alla pianta come carburatore, viene rimossa da dentro al serbatoio, ove si trova quando la si immette all’ interno nella macchina, tramite un’ aspirazione, per essere inviata al carburatore. Il compito di quest’ ultimo elemento è quello di unire la benzina all’ aria e di miscelare questi due elementi insieme, secondo la proporzione adeguata ed ottimale. Tuttavia, proprio come accade per l’ aria che al suo interno può presentare delle impurità che causerebbero problemi durante la combustione e al funzionamento generale della macchina, anche la benzina deve essere depurata da tutti i microelementi che la rendono impura. Per raggiungere questo scopo la macchina prevede un percorso che questa benzina deve fare, e che va dal serbatoio al carburatore, e che serve per filtrare il liquido tramite un filtro sistemato lungo tale percorso, nel mezzo della tubazione. Le auto di nuova generazione sono anche dotate di un sistema di alimentazione a iniezione elettronica.
Il filtro della benzina, come si è capito, svolge l’ importantissima funzione di depurare quest’ ultima dai microelementi che la rendono sporca e inadatta per una combustione ottimale all’ interno del carburatore.

Quando sostituirlo:


Ma quando va sostituito il filtro della benzina all’ interno della propria macchina? Ovviamente, a seconda della propria macchina e della benzina che si utilizza, vi sono diverse esigenze, e quindi anche tempi diversi per la sostituzione del filtro, pertanto le “date” che verranno qui riportate sono da ritenersi come riferimenti a scopo indicativo.
Per quanto riguarda le auto di vecchia generazione, quelle “ a carburatore”, è prevista la sostituzione del filtro della benzina ogni 10.000-20.000 chilometri circa, a seconda di quanto viene sfruttata la macchina.
Per quanto riguarda invece le auto di nuova generazione, se queste sono a benzina, il cambio del filtro è previsto con molto più spazio tra l’ una e l’ altra sostituzione: questa operazione è necessaria, udite udite, ogni 150.000-180.000 km, anche se poi è sempre necessario controllare il libretto “uso e manutenzione” della propria auto per essere sicuri dei chilometri che la propria macchina prevede prima di una nuova sostituzione del filtro benzina.
Per le auto diesel, sempre di nuova generazione, in genere il filtro della benzina è previsto che venga sostituito ogni 80.000-90.000 km, sicuramente molto meno rispetto alle auto a benzina.
A prescindere però da questi dati, vi sono casi in cui la necessità di pulire o di sostituire il filtro della propria benzina è improvvisa e causata da problemi. Questa necessità si manifesta con difficoltà durante le partenze, con strattoni nelle marce, con perdita di colpi durante l’ accelerazione a bassi regimi.
Se il filtro è di carta, quando è sporco va necessariamente sostituito, mentre quando è di spunga o di metallo può essere pulito con un adeguato solvente.

Sostituzione:


Per la sostituzione del filtro benzina, ecco la guida che bisogna seguire:
1. La prima cosa da fare, è individuare il filtro: nelle macchine di vecchia generazione, a carburatore, il filtro si trova ben in vista all’ interno del vano motore, ed è raggiungibile in modo semplice e pratico. Nelle auto di nuova generazione, invece, il filtro della benzina si trova in tubazioni rigide, pertanto non è a vista e quindi non è nemmeno facilmente raggiungibile.
2. Una volta individuato il filtro, attraverso un cacciavite bisogna allentare le fascette che si trovano alle due estremità e che lo collegano saldamente al tubo all’ interno del quale scorre la benzina dal serbatoio alla zona di combustione.
3. Ora, bisogna sfilare il filtro dai tubi cui è collegato, facendo attenzione a non danneggiare nulla.
4. A questo punto il vecchio filtro può essere pulito , oppure gettato via, per essere smaltito secondo l norme previste per rifiuti speciali.
5. A questo punto, il tubo va fissato nuovamente alle estremità del nuovo filtro o del filtro pulito , e le fascette vanno strette in modo accurato e saldo, proprio come prima . Per essere sicuri di montarlo bene, bisogna fare attenzione che il verso di montaggio sia corretto: in genere, l’ indicazione al riguardo è riportata sul filtro stesso.
Se invece la propria macchina ha un filtro che non si trova a vista , ma sotto le tubazioni rigide, così come la maggior parte delle auto di nuova generazione, è bene rivolgersi a degli specialisti. Ma non bisogna perdersi di coraggio, in quanto questo tipo di auto necessitano di tale sostituzione dopo molti chilometri percorsi, come è detto sopra!
Fonte===>>> http://www.rifaidate.it/Fai-da-te/Manutenzione-Automobile/Sostituzione-filtro-benzina.asp 



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martedì 23 ottobre 2012

Sei un appassionato del fai da te?
Prova ad imparare come si sostituiscono le candele della tua auto. Dall'integrità e pulizia delle candele, dipende il rendimento e l'efficienza del motore ed il potere inquinante dello stesso. Le candele sono soggette ad usura, per cui, periodicamente, vanno sostituite in base alle istruzioni della casa costruttrice.

Scopri con noi come sostituirle:
Attraverso il libretto di uso e manutenzione della macchina,puoi individuare il tipo di candela da montare (ogni auto monta il proprio tipo di candele). E' necessario usare esclusivamente candele del tipo prescritto e non trascurare la marca. E’ consigliato usare sempre candele pari all' originale come del tipo: bosch, champion, beru.

Ora passiamo alla parte pratica:

Apri il cofano della tua auto e togli le calotte elettriche su ogni candela. Ricordati che l’operazione deve essere eseguita a motore freddo.
Prendi la chiave per svitare le candele (snodabile),
è fondamentale non rovinare la filettatura della stessa candela e il suo alloggio nel motore. Una volta svitata la prima candela, sostituiscila con la nuova e si ricollega il relativo cavo. Prosegui uno dopo l'altra alla sostituzione delle rimanenti candele.
Attento a non invertire i cavi della calotta (ogni candela ha il suo cavo che non deve essere invertito con i cavi collegati alle altre candele), quindi sarebbe meglio sostituirne una alla volta e ricollegare il rispettivo cavo,una volta sostituite tutte le candele e ricollegati tutti i cavi, l’operazione può definirsi conclusa.



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lunedì 1 ottobre 2012

Come salvaguardare la frizione della tua auto!


Una delle cose inevitabili quando si guida un’auto è quella dell'usura
Ma se si considerano anche i molteplici errori che si fanno durante la guida, si rischia di rovinare la nostra auto anzitempo: errori che non riguardano solo neopatentati, ma anche persone che guidano tutti i giorni e non hanno mai abbandonato le cattive abitudini di guida. Il nostro obiettivo è quello di darvi qualche consiglio utile per non rovinare la frizione della vostra auto.



Scopri come fare:

Ecco alcuni dei principali motivi per cui la frizione può essere danneggiata. 
Al semaforo o comunque a macchina ferma, è importante mettere  l’auto in folle e non tenere il piede sulla frizione. Molti di noi hanno l'abitudine di poggiare il piede sulla frizione, anche solo leggermente. Il peso dovuto alla cattiva abitudine di non spostare il piede sulla sinistra, anziché tenerlo sul pedale della frizione, che risulta essere una posizione anche più scomoda, rischia di farci rovinare il reggispinta della frizione, componente  che permette di poter agire sull'intero meccanismo di rotazione, che, se danneggiato, in molti casi ci costringe a sostituire l’intero kit frizione .

 Altro  errore da evitare assolutamente, riguarda la sostituzione dell'olio. Fate molta attenzione sia alla marca, che alla quantità, e alle specifiche richieste dalla casa costruttrice (caratteristiche riportate sul libretto di uso e manutenzione). Nel caso in cui si supera il limite indicato sul manuale dell’ auto e si aggiunge troppo olio, basta anche solo mezzo litro in più,             il paraolio, ovvero il componente di tenuta per i lubrificanti, inizia a trasudare olio ed inevitabilmente va ad imbrattare il disco frizione, rendendolo inutilizzabile. Anche in questo caso per molte auto di dovrà sostituire l’intero kit frizione.

Infine, possiamo dire che è impossibile evitare l’usura di  componenti della nostra auto attraverso l'uso quotidiano, soprattutto  un componente come la frizione. E’ necessario ricordarsi  di avere degli accorgimenti, di perdere le cattive abitudini nella guida e di effettuare una manutenzione e dei controlli costanti del veicolo. Molto  spesso sentiamo dire  che a rovinare un'auto è il fatto che a guidarla siano più persone, poiché lo stile di guida di ognuno di noi può essere diverso da altre persone e questo può portare l’auto ad usurarsi anzitempo. Ovviamente la cosa più importante e cercare di ridurre al minimo i danni!



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giovedì 13 settembre 2012

Auto a metano



Le auto a metano sono sempre state una scelta improntata sui criteri di risparmio, oltre che ad essere sviluppate per una maggiore sostenibilità ambientale.
Una scelta questa, che può avere i suoi pro e i suoi contro.
Cerchiamo di ripercorrere sinteticamente i loro vantaggi e i loro svantaggi.


Vantaggi di un’auto a metano:
  •  Risparmio: in primis si nota un sensibile risparmio rappresentato dal costo del carburante: 0,90 euro/kg, contro gli 1,9 euro/l della benzina e gli 1,8 euro/l del gasolio, in crescita vertiginosa negli ultimi tempi.
  • Sostegno degli incentivi a volte concessi da case automobilistiche, a volte dallo Stato per l’acquisto o la riconversione a metano di un’auto.Come per ultimi quelli del marzo 2011.
  • Minori emissioni dannose per l’ambiente: circa il 25% in meno rispetto ad una pari alimentazione e cilindrata a benzina, 30% in meno rispetto alla diesel e anche meno rispetto ad una GPL circa il 10%. Inoltre, le auto a metano non hanno emissioni di idrocarburi incombusti giudicati pericolosi cancerogeni, come la categoria del benzene e dell’IPA.
  • Le auto a metano, solitamente possono accedere alle zone a traffico limitato ambientali e non subire divieti durante le giornate ecologiche, sempre più frequenti nelle nostre città.
  • Solitamente anche la vita per il motore si allunga rispetto ai motori a benzina o diesel, dato che non c’è contaminazione nell’olio.
  • Prestazioni:per le auto a metano si nota una sensibilmente riduzione delle prestazioni rispetto ad un’auto a benzina;
  • Un altro svantaggio che il serbatoio,essendo di grandi dimensioni, può arrivare ad occupare interamente il vano bagagli posteriore (questo può rappresentare un limite particolarmente evidente nel caso delle vetture di piccole e talvolta anche di medie dimensioni).
  • Infine, il  problema a volte più comune, è quello di trovare un distributore di metano vicino casa: ma negli ultimi tempi visto il gran numero di persone che hanno deciso di adottare questo tipo di alimentazione, è sempre meno ostico trovare un distributore, almeno per chi vive nelle zone più residenziali. E’ comunque sempre consigliabile che prima di acquistare un’auto a metano, ci si accerti di avere un distributore a metano in zona o a distanza comunque gestibile.


Svantaggi delle auto a metano:


Per ragioni di sicurezza, la legge negli anni passati ne vietava l’accesso ai parcheggi sotterranei, questa  è oggi di fatto superata, grazie ai nuovi impianti più all’avanguardia e ancora più ecologici, le auto a metano possono essere, quindi, tranquillamente  parcheggiate fino al primo piano interrato.   



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